La storia del progetto

Nel 2001, con il supporto economico della Fondazione Monte dei Paschi (FMPS), l’Amministrazione della Provincia di Siena (Italia) ha promosso il programma di ricerca SPIn-Eco. Nel corso di questo progetto (fino al 2005), vari indicatori di sostenibilità (ad es. Emergy, Impronta Ecologica e Inventario dei Gas Serra) sono stati applicati alla scala provinciale.

 

I risultati dell’inventario dei gas serra erano fortemente correlati ad altri indicatori quali l’Impronta Ecologica e l’Emergy non rinnovabile, evidenziando risultati promettenti: circa il 60% della CO2 era riassorbita dagli ecosistemi locali.

Dal 2008 il Progetto REGES (Riduzione delle Emissioni di Gas a Effetto Serra) ha prodotto inventari dei gas serra in serie storica, validati ISO 14064-1, per sviluppare azioni strategiche volte alla mitigazione del cambiamento climatico.

In questo contesto l’Amministrazione provinciale ha indirizzato il suo programma politico verso il raggiungimento della Carbon Neutrality entro il 2015 (“Siena Carbon Free 2015”).

Il Progetto REGES è stato supportato dalla FMPS e combina tre elementi in loop:

 

1) analisi/monitoraggio delle emissioni e assorbimento di gas serra
(Ecodynamics Group dell’Università di Siena);
2) controllo/certificazione (RINA Services S.p.A.);
3) politiche ambientali (Provincia di Siena).

Nel 2011 (4 anni prima del previsto) l’ambizioso traguardo della Carbon Neutrality è stato raggiunto.

carbon neutral siena bilancio

Peculiarità

L’area provinciale ha una bassa densità di popolazione e di attività industriale, e allo stesso tempo una vasta area forestale (circa il 45% della superficie totale è rappresentata da boschi) ed è caratterizzata da un’economica basata sull’agricoltura.
Anche lo sfruttamento della risorsa geotermica è una peculiarità dell’area, contribuendo alla produzione di energia elettrica da fonte alternativa, che è più alta della domanda energetica provinciale.

Attualmente, non è stato stabilito un metodo standardizzato a livello internazionale per la contabilizzazione delle emissioni di CO2 dovute allo sfruttamento del fluido geotermico. Le “2006 IPCC Guidelines” non forniscono una metodologia per stimare le emissioni dovute all’uso geotermico. Queste emissioni possono essere viste come una parte dei cicli che includono vulcani e fenomeni simili, i quali possono avvenire in modo causale e improvviso o seguire un trend più continuo. Poiché tali emissioni fanno parte di processi naturali, la CO2 prodotta dalle centrali geotermoelettriche è compensata da una riduzione delle emissioni naturali da siti geotermici.

L’assorbimento forestale, contabilizzato per la Provincia di Siena, segue un approccio prudenziale. Le stime sono più basse del 14% (in media) se confrontate agli assorbimenti forestali calcolati da CNR-Ibimet, e pubblicati sul “Rapporto sullo Stato dell’Ambiente della Provincia di Siena” (2010).